Sembra inevitabile, il giorno del matrimonio la futura sposa si presenta con le meches o i colpi di sole, l'abbronzatura fittizia (e chi ha il tempo di andare al mare con tutti i preparativi in corso?) e delle lunghe ciglia che sottolinenano un imperdibile sguardo miope (non so perchè ma le spose miopi non vanno, via gli occhiali e se nelle foto hai gli occhi strizzati mentre tenti di individuare qual è il fotografo, pazienza!).
Un piccolo flash sul dopo matrimonio, se nessuno ti ha avvertito che la figlia della vicina di casa si è sposata ecco degli indizi inequivocabili per scoprirlo ed evitare gaffes:
1. la musica a palla quando la mamma è a fare la spesa è improvvisamente sparita lasciando un magico silenzio;
2. la domenica sulle scale si spande un profumo di pollo arrosto o ragù, secondo stagione;
3. la incroci sulle scale la domenica, quando va a pranzo dalla mamma, e ha le meches;
4. invece dei soliti jeans indossa una gonna di gabardine blu;
5. gli stivali che trascinava sul pianerottolo sono stati sostituiti da calze color carne e scarpe anonime;
6. ad agosto, senza più soldi per le ferie, si aggira pallida e sudata insieme a un ragazzo con un'improbabile cravatta grigio metallizzata sopravvissuta al taglio del fatidico dì.
Sarà la catena di associazioni che parte da trucco e parucco a provocare un'istintiva allergia a queste, pare inevitabili, attività legate al matrimonio.
E così, per bypassare una mamma refrattaria, le testimoni hanno fissato un appuntamento dalla paziente A. per sperimentare tecniche e colori. La prima data è andata a buca per un'improvviso impegno, il secondo appuntamento è da fissare, la terza data è già in agenda: è il giorno della cerimonia...
PS per entrare in tema c'è il tutorial di Clio, la make-up artist che va per la maggiore (o dovrei dire al top?) su YouTube
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